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CEFALEA A GRAPPOLO
La cefalea a grappolo è una cefalea primaria che colpisce soprattutto i maschi anche se, negli ultimi anni, la frequenza nelle donne sembra essere aumentata di pari passo con l’acquisizione di attività lavorative e stili di vita in passato tipici solo degli uomini. Si distinguono due forme di cefalea a grappolo: -la forma episodica, si verifica quando il grappolo dura da sette giorni ad alcuni mesi, con intervalli liberi da malattia superiori a due settimane. -la forma cronica, occorre quando gli attacchi si presentano ogni giorno per più di un anno consecutivamente, senza significativi intervalli privi di dolore. Circa il 10% dei casi di cefalea a grappolo sono cronici. Sintomi Le cause che danno origine alla cefalea a grappolo non sono ancora note con certezza, ma secondo diversi studi il malfunzionamento dell’ipotalamo potrebbe giocare un ruolo importante. Gli attacchi che caratterizzano la cefalea a grappolo sono particolarmente dolorosi, di intensità severa, della durata variabile tra 15 e 180 minuti.
Il caratteristico dolore alla testa può essere associato ad altri sintomi ben definiti, come: -senso di agitazione -lacrimazione e congestione congiuntivale -blefaroptosi (abbassamento della palpebra superiore) -miosi (contrazione della pupilla) -irritazione della congiuntiva -iperemia (aumento del flusso sanguigno alla testa) -comparsa di edema palpebrale -rinorrea e congestione nasale -fotofobia (sensibilità alla luce) e fonofobia (avversione ai rumori) -arrossamento del volto A differenza dell’emicrania, la cefalea a grappolo non si accompagna quasi mai a nausea o vomito. La cefalea a grappolo può verificarsi in seguito all’assunzione di alcuni atteggiamenti sbagliati o per eventi episodici. Tra i comportamenti di vita scorretti possiamo annoverare: ALCOL. Si può considerare il principale fattore scatenante un attacco di cefalea a grappolo per la sua azione vasodilatatrice: bastano piccole quantità di alcool per scatenare un attacco doloroso. Questa ipersensibilità agli alcolici è limitata solo al periodo doloroso, al di fuori dal quale si possono assumere alcolici senza pericolo di scatenare un attacco. ALTERAZIONE DEI RITMI PERSONALI. Cambiamenti di fuso orario, turni di lavoro variabili o notturni possono favorire o peggiorare questo tipo di mal di testa. Alcuni eventi della vita, come il cambio di lavoro, il matrimonio, il trasferimento in un’altra città e anche periodi di super-lavoro o stress emotivi possono favorire l’insorgenza di un periodo di grappolo o peggiorare la frequenza degli attacchi in chi soffre di questo tipo di cefalea. Lo stesso succede con i cambiamenti di temperatura e di luminosità: molti pazienti registrano l’inizio degli attacchi nelle stagioni di passaggio. SONNO. Gli attacchi coincidono spesso con le prime ore di sonno e spesso anche un banale sonnellino pomeridiano può scatenare il dolore Guida Durante i grappoli potete seguire questi consigli che vi aiuteranno a evitare gli attacchi di mal di testa:
1. Seguite un ritmo sonno-veglia regolare. I grappoli possono presentarsi quando modificate il ciclo sonno-veglia. Durante i grappoli, cercate di seguire il vostro ritmo normale.
2. Non bevete alcoolici. Il consumo di alcool, ad esempio di birra e vino, con ottime probabilità può scatenare un attacco di mal di testa durante un grappolo. L’effetto dell’alcool è rapidissimo: l’attacco può iniziare ancor prima che abbiate terminato il primo bicchiere.
3. Limitate l’esposizione alle sostanze volatili. L’esposizione prolungata alle sostanze volatili, come i solventi, la benzina e le vernic, può scatenare un attacco.
4. Fate attenzione all’altitudine. Durante i grappoli, la scarsità di ossigeno dovuta all’altitudine può scatenare il mal di testa.
5. Evitate il tabacco. La nicotina è in grado di provocare il mal di testa durante i grappoli. Se già siete soggetti alla cefalea a grappolo, vi consigliamo di smettere di fumare e di evitare il tabacco in qualsiasi forma.
6. Evitate i nitrati. In determinati casi i nitrati possono provocare il mal di testa durante i grappoli. Tra i cibi che contengono nitrati ricordiamo le carni affumicate e conservate. Anche alcuni farmaci, come la nitroglicerina, possono contenere nitrati. Il medico, in alcuni casi, può suggerire l’inalazione di ossigeno.
Attraverso l’ossigenoterapia è infatti possibile ridurre i fastidi della cefalea a grappolo. In genere basta inalare piccole quantità di ossigeno poco alla volta per avere discreti risultati. Per alleviare la tensione è possibile utilizzare oli essenziali di lavanda officinale, menta piperita, passiflora, tiglio, melissa o camomilla. Queste essenze vegetali consentono di rilassare il corpo e alleviare lo stato di tensione muscolare. Se gli episodi si verificano di notte è possibile assumere la melatonina, che sembrerebbe aiutare a prolungare il sonno e regolarizzare il ritmo sonno-veglia. Nei casi più gravi, il medico potrebbe valutare la prescrizione di farmaci contenenti triptani, oppure suggerire di intervenire chirurgicamente.
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